Vocabolario

Nanofili

Cosa sono?

Sono nanomateriali aventi una struttura allungata di forma cilindrica, con diametri fra i 15 e i 200 nm e lunghezze da poche decine di nanometri fino a un massimo di decine di micron (materiale unidimensionale). 

A cosa servono?

Al momento sono impiegati sopratutto nella ricerca per studiarne le interessanti e peculiari proprietà di trasporto elettronico e ottiche, ma c’e’ un interesse crescente sia nel settore dell’energia alternativa (sono molto interessanti le applicazioni nel fotovoltaico e nel recupero di energia meccanica dall’ambiente) sia nel settore della sensoristica avanzata. 

Come si producono?

I nanofili vengono sintetizzati in camere di crescita in vuoto (ad es. CBE), e sono sintetizzati su un substrato macroscopico cristallino semiconduttore al quale sono “fortemente” ancorati. L’altra estremità (quella non ancorata al substrato) di solito è formata da una nanoparticella metallica approssimativamente semisferica avente lo stesso diametro del nanofilo. Possono essere poi sintetizzati anche in fase liquida attraverso processi chimici che permettono la formazione di soluzioni colloidali.

Immagine SEM di una “foresta” di nanofili cresciuti con tecnica CBE su un substrato semiconduttore.

Immagine STEM di singoli nanofili: si riconoscono la particella di Au di catalizzatore e le diverse parti cristalline. (produzione SNS/CNR-NANO)